lunedì 1 dicembre 2008

aumenta l'IVA per gli abbonati Sky


Dal 1° gennaio 2009 gli abbonati Sky avranno una aumento dal 10 al 20% iva nell'abbonamento alla tv di Murdoch.
Il motivo sostenuto dal governo è togliere un privilegio -dato dalle sinistre, ad una televisione amica-.
Perché non si dovrebbe modificare quello che viene considerato da Berlusconi un privilegio?
I motivi, secondo me, sono 3:
1) l'Iva al 10 % è prevista come incentivo per attività utili. Sky non è solo una televisione commerciale, grazie agli abbonamenti può permettersi di offrire ai suoi clienti non solo tv generalista ma anche documentari, film di qualità e inchieste (avete visto di recente cose simili su RTI?).
2) la concorrenza: oggi Sky è l'unica concorrente del duopolio Mediaset/RAI. MTv è una televisioni per soli giovani e giovanissimi e La7 ha ancora pochi ascolti. Non è vero che il provvedimento avrà effetti anche su Mediaset (o sulla card di La7). Infatti sono colpiti solo gli abbonamenti, le card prepagati o ricaricabili non avevano previsto il 10% ma già il 20. Mediaset nel il suo nuovo servizio in abbonametno ha, innanzi tutto, pochissimi clienti, (la stragrande maggioranza del fatturato è ancora basato sulla pubblicità, mentre Sky vive quasi senza entrate pubblicitarie) e questo vuol dire che a RTI non ha nessun svantaggio, anzi aumenta la differenza tra il prezzo dell'abbonamento di Sky e il loro.
3) tengo a ricordare che siamo in un periodo di crisi della quale nessuno sa stimare la reale gravità.
In questi casi l'umanità (nn sto esagerando) non ha una grande esperienza. Quello su cui tutti concordano è attuare una cosiddetta politica keynesiana cioè spendere, spendere, spendere. Che vuol dire? Una frase famosa dell'economista inglese espressa tra le 2 guerre è stata: -pur di far lavorare un uomo dobbiamo fargli scavare una buca e poi fargli riempire la buca scavata-.
Lo Stato in questo momento non dovrebbe aumentare la pressione fiscale (a nessuno) ma anzi dovrebbe spendere (infrastrutture soprattutto). Il problema in Italia però è che abbiamo speso in momenti di crescita e adesso non possiamo aumentare il nostro debito, il 4° al mondo, o meglio lo possiamo aumentare con moderazione. L'unico obiettivo adesso è evitare l'aumento della disoccupazione impedendo la diminuzione degli investimenti derivante dalla contrazione dei consumi riflesso della preoccupazione del mantenimento del proprio reddito (il cerchio si chiude).
[scusate la derivazione economica]

[DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008 , n. 185. articolo 31]

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie